AMORE E POESIA: UN CONNUBIO PERFETTO.
La nostra Scuola di Filosofia Pratica affronta, nel primo anno di frequenza, tre temi principali: Saggezza, Felicità ed Amore.
Mi è capitato di svolgere il ruolo di Tutor nel terzo corso e spesso mi trovo un pochino in difficoltà chiedendomi ad ogni lezione come far capire a chi lo frequenta il grande concetto dell’Amore, che ha diversi aspetti, e soprattutto il significato di Amore puro.
Ma la conoscenza universale mi viene sempre in aiuto e riesco a trovare ogni volta le parole giuste, gli esempi giusti e , soprattutto, in ogni gruppo di studenti si sprigiona ad ogni serata la giusta energia. Sono fortunata? Assolutamente, anzi, mi trovo piccina davanti a tante parole dei nostri importanti Saggi , ma poi arriva la sessione dove la pratica e’ questa : “ Durante la settimana provate a scrivere una poesia attinente a qualsiasi forma di Amore”. E se qualcuno mi guarda stupito o preoccupato , dopo pochi giorni mi ritrovo a leggere ed ascoltare delle parole che mi danno molta gioia e meraviglia.
Questa volta mi e’ arrivato un suggerimento bellissimo che ho colto al volo: perché’ non pubblicarle sul Blog? Perché’ non condividere quello che le persone che frequentano i nostri corsi riescono a pensare e scrivere , immergendosi così totalmente nello spirito della Scuola? E allora, ovviamente con il loro permesso, lascio a voi che leggete il piacere di assorbire l’energia amorevole dei nostri studenti. Non c’e’ altro da aggiungere se non “Grazie”!
Se, Amore, disseti gli assetati con la sete, desiderio sei di vita che non ha fondo in me, fuori da me, mai lontano da me, vertigine costante – caduta ammantata di piume Amore, allora, mostrami che cosa infonde grazia nei cuori e luce in questa mancanza.
Tania
L’ amore non ha porte, né finestre , né muri, né tetti, l’amore è fuori , ovunque, anche quando non si sente , anche quando non si vede.
Michaela
Amore, amore , amore…..
cosa è l’amore….
È un fiume in piena ,
dove energia e sentimento,
si fondono in una danza,
dolce e sensuale…
È un urlo di dolore,
per l’innocenza persa,
in un assolato giorno d’estate…
È un prato pieno di fiori,
dove i colori abbagliano la vista
e tolgono il respiro…
È il grigiore
delle giornate d’inverno
dove le mezze verità
ci imprigionano
in una vita falsa e ipocrita…
È un gabbiano in volo ,
che ammira la bellezza del creato…
dove non c’è spazio per i se e i ma…
È il pianto disperato di una madre ,
che non riesce a proteggere
il figlio dai dolori della vita…
È sentire un’ armonia di suoni
dentro di se…
anche se l’intera orchestra
non suona all’ unisono…..
amor amor amor….. ,
è o non è
nel momento in cui è….
Rosanna
BLU MEDITERRANEO – LAMPEDUSA
(preghiera universale di una Arbëreshë)
In questo azzurro mare così simile e dissimile
parliamo una stessa lingua,
con leggere inflessioni,
note accordate sullo sciabordio delle onde.
Il tempo arretra ed in questo pelago infinito,
sospeso e non misurabile,
incontro gli aviti.
Fieri popoli del mare a voi chiedo di intercedere
presso questo mare immutato che da nutrimento
ad alcuni e arreca periglio ad altri
di risparmiare la vita ai dannati naufraghi del nostro tempo.
Con noi la Madonna di Costantinopoli ha compiuto il miracolo
secoli e secoli or sono.
Una qualche Madonna a loro più congeniale
salvi oggi da questo immutato
blu mediterraneo.
Maria Luisa
La Gazzella ladra.
Fuori piove. Il sole è nascosto dietro le nuvole.
Si sente la voce della pioggia e, in lontananza, il temporale che brontola.
Gli alberi fanno un suono calmo, e così le foglie.Ce n’è una grande, una di quelle che in estate danno fresco e ombra.
Sotto, una gazzella ladra chiazzata di bianco e nero.
Accanto a lei ci sono alcuni piccoli.Sembrano divertirsi mentre guardano le grandi gocce scivolare dalla foglia.
Quella grande foglia che li protegge, quasi fosse la loro mamma.
Nicola
Suona nel vento tra i raggi del sole
Emerge lento con mille colori;
Imbianca il monte, ne scorgo la mole
Sotto la quale sopirano i fioriOra appassiti, vivranno di nuovo
Alzan lo sguardo con il vermiglio
Nasce la fronda, petali e rovo
Potrà ferire o esser giaciglio.Se la natura la vita ci dona
L’uomo non sempre ne coglie il frutto,
Invero il suolo devasta e strattona:Depreda il regno da vil farabutto,
Si porta al capo la bella corona,
Lasciando, attorno a sé, la morte e il lutto.Tiziana
La metamorfosi dell’amore
Veloce, fulmineo, minaccioso.
come un accecante lampo,
di un cielo ottenebrato.
Rumoroso, violento, assordante.
come l’eruzione di un vulcano,
in un paesaggio addormentato.Rosso,
in ricordo dell’amore,
Azzurro,
il risultato dell’amore,
Nero,
la trasformazione dell’amore.Lancinante,
come il dolore di quella donna.
Brutale,
come la rabbia di quell’uomo.
Innocente,
come il viso di quel bambino.Il disincanto e la fine.
La metamorfosi, di quello che un tempo, chiamavano amore.Greta
CHEESECAKE
600 formaggio fresco
250 biscotti
150 zucchero
130 burro
25 farina di mais
3 uova
Vanillina
3 succo di limone
250 panna liquida
Mischiare gli ingredienti
E aggiungere tanto amore…
Offrire una fetta da condividere,
E aspettare che il volto si illumini di gioia.
Il segreto di una buona ricetta…
Rendere felice chi condivide la tua fetta di torta.Claudia
Nomino amore
Nomino amore
la coda dei cani
che sventola nell’aria
a festeggiare i ritorni quotidiani.
La buccia del mandarino
che morendo sprigiona
aromi per chi resta.
La memoria degli anziani
che sbiadisce i giorni dal calendario
ma ridipinge estati lontane.
Il dono d’aria delle piante
che rinnova in ogni istante
la promessa del respiro.
Il tempo dedicato
che cuce fili d’oro
nel tessuto del plurale.
La protezione della tana
nel custodire intimo della paglia
e nel “no” fermo della roccia.
Il grazie alle ferite
che muta le cicatrici in ponti
alchimia di fango in neve.
L’intreccio delle mani
a racchiudere due mondi
nella casa calda dell’incontro.
Lo spazio sacro del silenzio
campo vivo in cui ascoltare
l’eco dell’eterno.Enrico
Superprehendere
(afferrare dall’alto, sorprendere)Amore!
Arrivi di sorpresa, e — nonostante noi — ci sollevi
al primo gradino della felicità.Nella nostra vita sfiorata da bellezza e terrore,
nel corpo fatto di massa irritabile
e di qualche parte ancora accarezzabile,
ci raggiungi come un varco inatteso.Noi, che pensiamo alla vita come a un numero lungo, quasi ininterrotto,
la tocchiamo invece a salti, per intensità e intervalli.
E allora ci è dato un vento dorato:
raccolto in un istante, in una parola, in una persona.Da lì, non parliamo più dell’Amore:
è l’Amore che parla in tutto ciò che viviamo.
Il buio diventa ispirazione,
il giorno una conversazione continua
con tutto, e di tutto.E quando la bellezza coincide con l’Amore,
come chiamarla?
Come trattenerla sulla pagina?Dante, guardando Beatrice, ha trovato una sola via:
Tu mi imparadisi la vita.Piero
Amore puro.
L’amore puro non parla.
Resta.È la mano che stringe
quando le parole finiscono.È il perdono
che non chiede spiegazioni.È piangere
per il dolore di un altro.È sacrificarsi in silenzio
pur di proteggere chi ami.È restare
quando tutti se ne vanno.Perché l’amore vero
non conosce la resa.Non se ne va.
Non può.
Carlo

Marina Paladino
